Finalmente! Tagliati i tassi: cosa cambia per i muti

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Finalmente! Tagliati i tassi: cosa cambia per i muti. La Banca Centrale Europea, nelle scorse ore, ha tagliato il costo del denaro dello 0,25%. È la prima volta dal 2016 che da Francoforte si opta per un allentamento monetario.

La decisione tanto attesa

Giovedì 6 giugno la Banca Centrale Europea ha tagliato il tasso sui rifinanziamenti principali dal 4,50 al 4,25%. È statisticamente quello più utilizzato. I depositi sono passati dal 4% al 3,75%, infine i prestiti dal 4,75% al 4,50%. Nonostante esistano «ancora forti pressioni interne sui prezzi», la BCE non si è tirata indietro perché, si legge nella nota stampa, «è ora opportuno moderare il grado di restrizione della politica monetaria dopo nove mesi di tassi di interesse invariati». Come ti ho già anticipato in questo articolo del mio blog, la decisione di Francoforte fa seguito a quanto già avviato, nelle scorse settimane, dai principali istituti di credito. E per il futuro? Dal board BCE, ora, predicano calma e «a seguire un approccio dipendente dai dati e da riunione a riunione per determinare il livello e la durata appropriati della restrizione di politica monetaria» viene precisato nella nota stampa.

Finalmente! Tagliati i tassi: cosa cambia per i muti

Nel giro di pochissimo tempo dovrebbe verificarsi un ulteriore calo dei tassi di mercato. Sui contratti esistenti, sono attesi benefici importanti per i mutuatari a tasso variabile che, fra il 2022 e il 2023, sono stati colpiti duramente dai rincari. Non solo. Ci sarà una spinta alle surroghe che, secondo l’ultimo Osservatorio di MutuiOnline.it, sono arrivate al 32,7% del totale tra aprile e maggio. Quanto ai nuovi mutui, le condizioni saranno migliori per tutti a prescindere dal tasso. E lo stesso varrà per chi accenderà un contratto di finanziamento.

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