Immobiliare: come funziona l’agevolazione fiscale

Immobiliare: come funziona l'agevolazione fiscale

Immobiliare: come funziona l’agevolazione fiscale. Se stai progettando di acquistare un alloggio un po’ datato e di ristrutturarlo, ho una buona notizia per te. Anche per il 2024 è in vigore un bonus che ti aiuterà a “contenere la spesa”. Per i contribuenti è infatti prevista, fino al 31 dicembre 2024, la detrazione del 50% delle spese sostenute. Attento: il massimo è di 96.000 euro. Senza dimenticare, come ti ho già accennato in questo articolo, che è sempre più imminente il taglio dei tassi di interesse per i mutui.

Immobiliare: come funziona l’agevolazione fiscale

La detrazione Irpef del 50% riguarda, dunque, le spese sostenute per i lavori di ristrutturazione. Il limite massimo di 96.000 euro è perimetro ampio in cui poter contare. Puoi dunque acquistare soluzioni anche di elevata metratura e, dopo un accurato intervento, renderle la casa dei sogni della tua famiglia. La mia agenzia ha diverse soluzioni: alcune puoi trovarle cliccando qui o puoi contattarmi per una consulenza gratuita allo 0161-600161. Detto questo, questa detrazione viene richiesta in regime di dichiarazione dei redditi e si applica annualmente. Sarà poi suddivisa in 10 quote di pari importo di anno in anno.

Gli altri vantaggi

Ci sono altri vantaggi forniti dal bonus. Per i contribuenti che usufruiscono dell’incentivo c’è infatti la riduzione del pagamento dell’Iva e le detrazioni sugli interessi passivi dei mutui stipulati e pagati per la ristrutturazione in oggetto. E ancora: per l’acquisto di immobili ad uso abitativo, inclusi in edifici ristrutturati; per l’acquisto di posti auto di edifici ristrutturati. Come ricorda infine il portale money.it, ci sono parametri per poter richiedere il bonus 50%. Possono accedervi i contribuenti soggetti al pagamento delle imposte sui redditi, residenti o non residenti in Italia. In particolare, hanno diritto alla detrazione: proprietari o nudi proprietari; titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie); inquilini o comodatari; soci di cooperative divise e indivise; imprenditori individuali per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce; soggetti che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo…).

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