Immobiliare: il debito buono e il debito cattivo. Questa differenza è stata inizialmente teorizzata da Robert Kiyosaki, imprenditore e scrittore statunitense, ed è poi stata ripresa, più volte, da Mario Draghi. L’ex presidente del Consiglio e governatore della Banca Centrale Europea ha sempre sostenuto: “Il debito buono è attingere a una fonte di produzione di valore economico per realizzare investimenti che contribuiscono all’aumento della produzione. Il debito cattivo finanzia spese improduttive”. Com’è mutuabile questa teoria nel campo immobiliare? Quelli compiuti per costruire valore sono spese strategiche che producono maggiori ricavi in futuro.
Immobiliare: il debito buono e il debito cattivo
Se nel corso del tempo hai accumulato un discreto avanzo finanziario, è il momento di aprire la tua mente al debito buono. Non è necessario infatti investire tutto il denaro che hai accumulato nell’acquisto di un appartamento da mettere a rendita, ti potrà occorrere solo il 50%. Per il restante, infatti, potrai aprire un finanziamento. Ti starai chiedendo? Come potrò pagare le rate di questa operazione? Molto semplice: non sarai tu a farlo bensì l’inquilino che troverai. Così facendo, non ti ‘accorgerai’ di avere questa obbligazione mensile mentre ti renderai conto, già nell’immediato, di aver guadagnato un capitale solido, l’alloggio appunto.
Il punto sui tassi di interesse
Non aver paura, poi, dei tassi di interesse sui mutui. Dopo l’ultima decisione della Banca centrale europea di non modificare il costo del denaro, dovrebbe infatti arrivare una successiva svolta positiva nel panorama dei finanziamenti. Il calo dei tassi dovrebbe iniziare nei primi mesi del 2024. Attenzione: tutto dipenderà dall’andamento dell’inflazione e dell’economia. L’obiettivo primario della Bce è portare l’inflazione dal 5 (dato di agosto 2023) al 2%. Decisivo l’Euribor (il tasso di riferimento per i mercati finanziari) che, a dicembre, potrebbe toccare il punto massimo a 3,90%. Ciò significa che nel prossimo trimestre l’aumento dovrebbe essere inferiore ai 25 punti base della Bce e, in questo senso, si prospetta che da gennaio i tassi inizieranno a calare gradualmente. Se vuoi maggiori informazioni, puoi leggere l’approfondimento sul mio sito, basta cliccare qui.
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