Immobiliare: svolta storica sui mutui. Per la prima volta negli ultimi 28 mesi, i mutui a tasso variabile tornano ad essere più convenienti di quelli a tasso fisso. È la svolta storica messa, nero su bianco, dopo le recenti decisioni della Banca Centrale Europea che, a metà giugno, ha nuovamente tagliato i tassi di interesse.
Immobiliare: svolta storica sui mutui
Dopo oltre due anni di dominio del fisso, dunque, in questi giorni il variabile torna competitivo. A quanto si apprende, infatti, il TAN (Tasso Annuo Nominale) risulta addirittura più conveniente. Per un mutuo a tasso variabile di 20 o 30 anni si attesta al 2,88%, valore inferiore rispetto al 2,98% registrato per un il fisso. È un punto di svolta, dopo oltre due anni in cui il tasso fisso aveva dominato le preferenze degli italiani, grazie alla sua maggiore stabilità in un contesto economico caratterizzato da incertezza e inflazione elevata. La situazione era molto diversa solo un anno fa. A maggio 2024, il TAN era al 4,77%, con una rata mensile per un mutuo da 160.000 euro a 20 anni pari a 1.036 euro. Oggi, con la discesa dei tassi, la rata mensile media è scesa a 878 euro, con un risparmio di oltre 158 euro al mese, pari a quasi 38.000 euro in meno sull’intero periodo.
I perché della storica svolta
Come anticipato, nasce tutto dal ciclo di taglio dei tassi della BCE. Gli indici Euribor — che, come abbiamo già più volte analizzato, regolano il costo dei mutui a tasso variabile — hanno registrato la progressiva discesa. L’Euribor a un mese è sceso, ora, al 2,09% e quello a tre mesi al 2,10%. Le stime prevedono un ulteriore calo sotto il 2% entro agosto, con una possibile stabilizzazione intorno all’1,80% entro la fine dell’anno. Il tasso fisso, invece, è rimasto più stabile.
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