Le case si comprano ancora, basta allarmismi. Fra i tassi dei mutui – che la Banca Centrale Europea ha lasciato invariato (leggi qui) – e le previsioni di un’imminente recessione, si sta tratteggiando un quadro poco veritiero del comportato immobiliare. Se è vero che alcuni prezzi sono in discesa, è anche vero che “il mercato sta facendo pulizia delle valutazioni più tirate, quasi da bolla immobiliare riportandole – spiega Luca Dondi, direttore generale di Nomisma, in una recente intervista a MilanoFinanza – verso valori più corretti”.
Le case si comprano ancora, basta allarmismi
Per quanto riguarda il futuro, la questione principale riguarda i tassi di interesse. Il -31% dell’erogato di mutui visto nel 2023 è – si legge nell’ultimo report di Nomisma – alla base del -12,8% subito dalle compravendite. La corrispondenza non è 1 a 1 perché nel frattempo è diminuito l’importo medio erogato e sono saliti dal 50% al 60% gli italiani che comprano casa senza ricorrere al mutuo, fattore che ha sostenuto il mercato anche sotto il profilo dei prezzi. Nessun problema per chi deve vendere: se l’immobile è valido, e si può aspettare qualche mese, l’acquirente viene trovato senza sacrificare il prezzo.
Volano gli affitti
Non c’è partita tra acquisti e affitto: “I canoni di locazione non sono così convenienti da rendere più appetibile l’affitto rispetto all’acquisto di casa” dice Dondi. Nell’ultimo anno il 7,3% della domanda di abitazioni si è dunque spostata dall’acquisto all’affitto. Clicca qui per l’approfondimento dedicato.
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