Mutuo, qual è il tasso più conveniente? Se fino allo scorso anno il mercato dei mutui era caratterizzato da tassi stabili e molto bassi, nel corso del 2023 la situazione è cambiata come abbiamo spiegato qui. Complici la guerra in Ucraina e un’inflazione in aumento sono aumentati i tassi di interesse. Attualmente il tasso di interesse fisso è circa mezzo punto percentuale più basso rispetto al tasso variabile e l’Euribor a 12 mesi – il tasso di interesse sui depositi interbancari – ha superato per la prima volta dal 2008 la soglia del 4%.
Mutuo, qual è il tasso più conveniente?
Oggi il 90% dei mutui di nuova stipula sono a tasso fisso. Perché? Ipotizziamo un finanziamento da 150.000 euro per un immobile che ne vale 200.000. E ipotizziamo una durata di 15 anni a tasso fisso. Secondo i dati al 5 luglio di mutuiOnline.it, il fisso costa il 3,8% per una rata di circa 1.100 euro al mese, il variabile il 4,55%, con una rata 50 euro più alta. A 20 anni il fisso quota al 3,70% per una rata da 885 euro, il variabile il 4,6% e rata da 955 euro. A 25 anni il tasso variabile è al 4,6% con rata indicativa da 850 euro, il fisso quota al 3,70 per una rata da 770 euro.
Cosa fare?
Secondo Alessio Santarelli, direttore generale di MutuiOnline, la scelta tra fisso o variabile non è scontata. Come ho spiegato anch’io nel mio primo libro – Le case si vendono come il pane, acquistabile cliccando qui – è necessario valutare con attenzione la propria situazione finanziaria e patrimoniale. Un mutuo a tasso fisso potrebbe essere conveniente se ci si vuole mettere al riparo da futuri ulteriori aumenti o se si deve fare attenzione al peso della rata sul proprio reddito mensile, mentre il variabile potrebbe rivelarsi la scelta giusta se ci si aspetta un trend di discesa dei tassi nei prossimi anni, anche a costo di pagare di più nel primo periodo di ammortamento.
E nel prossimo futuro?
Sul mercato si respira un’aria di attesa: le richieste di mutuo sono in discesa (nel primo trimestre 2023 le domande per nuovi finanziamenti sono state il 23,8% in meno su base annua) e chi può aspetta condizioni di mercato più convenienti.
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