10 cose che (forse) non sai su Vercelli. Prosegue il nostro viaggio fra le curiosità sul capoluogo. Nella prima puntata – che puoi leggere cliccando qui – abbiamo parlato delle origini della città, della famosa citazione di Tacito e della sua età dell’oro. Oggi, seguendo la rotta tracciata dal tempo, cammineremo lungo i secoli del Medio Evo. Ti anticipo che si tratta del periodo più florido di Vercelli dove troviamo la costruzione della basilica di Sant’Andrea, dell’ospedale, dell’Università ma soprattutto c’è un primato (tutto italiano), e relativo ai “diritti” delle persone, che dovrebbe esser maggiormente ricordato. Un altro primato di questo tipo lo troveremo poi nella terza puntata, non corriamo troppo.
10 cose che (forse) non sai su Vercelli
Il primo Vescovo di Vercelli, come tutti sappiamo, è Sant’Eusebio. Quanti di voi, però, conoscono la sua storia? Ha vissuto, a quanto si apprende, circa 100 anni. Nato in Sardegna nel 283 dopo Cristo, muore a Vercelli il 1° agosto – da qui la data della nostra patronale – del 371. Ebbene: 92 anni per gli uomini di quell’epoca – dove carestie, scarse condizioni igieniche, pestilenze erano all’ordine del giorno – sono un fatto quasi unico. Eusebio, dopo alcuni contrasti con le alte sfere della Chiesa, viene pure esiliato in Palestina, opera in Cappadocia e solo dopo fa ritorno in Piemonte dove tramanda il culto della Madonna Nera (ecco perché c’è questo culto anche nella basilica di Oropa). Come detto, muore a Vercelli. Ma lo sapevate che le sue reliquie vengono scoperte solamente più di mille anni dopo? Sì, riemergono durante la ricostruzione del Duomo intorno al 1500.
Il periodo dell’oro
Ritorniamo ora al Medio Evo. Intorno al 1200, Vercelli entra a far parte dei Comuni. È il periodo più prospero di tutta la storia della città. Ottiene anche il controllo sul territorio compreso tra le Alpi, il Po, la Sesia e la Dora Baltea. All’apice arriva la costruzione (per volere del cardinale Guala Bicheri) della basilica di Sant’Andrea, la prima pietra viene posata nel 2019. Cinque anni più tardi inizia la costruzione del vicino ospedale (oggi Dugentesco), che diventa punto di riferimento anche per i pellegrini che seguono la rotta della via Francigena per arrivare a Roma. Non è finita. Viene istituita la prima università del Piemonte. La terza curiosità ci porta a un vero e proprio primato. Vercelli fu la prima città in tutta Italia ad abolire, sempre in quel periodo, la servitù della gleba.
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