Bonus mobili: quello che c’è da sapere

Bonus mobili: quello che c’è da sapere. Capire qual è il limite di spesa su cui calcolare la detrazione è un passo fondamentale per non sbagliare la dichiarazione dei redditi. Nel 2024 scenderà a 5.000 euro rispetto agli 8.000 del 2023. Un altro fattore da considerare è il tempo che deve intercorrere tra l’intervento di ristrutturazione e l’acquisto degli arredi ed elettrodomestici incentivati. Facciamo un esempio pratico e poi ricapitoliamo, in modo sintetico ed efficace, quello che devi sapere.

Bonus mobili: quello che c’è da sapere

La normativa sul bonus mobili prevede che la detrazione può essere richiesta per gli acquisti effettuati entro il 31 dicembre 2024 a condizione che l’intervento di ristrutturazione sia iniziato a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei beni. Facciamo dunque un esempio: nel 2023, anno in cui il tetto di spesa era pari a 8mila euro, sono stati spesi 3mila euro e portati in detrazione 1.500 euro. Il plafond residuo è 5mila euro. Nel frattempo, dal 1° gennaio 2024, il tetto di spesa è passato a 5mila euro. Quindi? Il plafond residuo è diventato 2.000 euro (la differenza tra la spesa di 3mila già agevolata e il nuovo tetto di 5mila) e la detrazione massima 1000 euro. Gli importi eccedenti queste cifre non beneficeranno di alcuna detrazione fiscale.

Ora riassumiamo i punti chiave

Il bonus mobili è l’agevolazione che consente di portare in detrazione fiscale il 50% spesa sostenuta da ripartire in 10 rate nella dichiarazione dei redditi dell’anno d’imposta di riferimento e in quelli successivi L’importo dello sconto fiscale a partire dal 1° gennaio 2024 dovrà essere calcolato su un limite massimo di spesa fissato a 5.000 euro. Fino al 31 dicembre 2023 il tetto massimo detraibile è invece fissato a 8.000 euro e, si ricorda, per il 2022 era possibile detrarre un massimo di 10.000 euro di spesa, importo fissato invece a 16.000 euro nel 2021.


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